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Il packaging è un fondamentale strumento di marketing: ecco perché

Non ci si rende conto dell’importanza del packaging fino a quando, all’interno della propria azienda, arriva il momento in cui si devono ordinare le scatole per vendere i propri prodotti. Fino a quell’istante si resta infatti concentrati sul prodotto in sé, sulla “sostanza”, senza pensare affatto alla veste con la quale questo si presenterà al pubblico. Poi arriva il momento in cui ci si trova a dover scegliere la forma, le dimensioni, il colore, la grafica e il testo della scatola. E lì iniziano i dubbi, perché si comincia a rendersi conto dell’importanza che può avere il packaging sul fronte del marketing. Oggi, infatti, vogliamo sottolineare le ripercussioni che la scelta della scatola, dei colori e delle grafiche possono avere sul successo di un prodotto, e infine dare qualche consiglio utile. 

Il packaging prima del marketing

Un tempo il concetto del packaging, meglio, della confezione esterna, non aveva nulla a che fare con il concetto del marketing. Il motivo è semplice: sul mercato non c’era la scelta alla quale siamo abituati. Per ogni singolo prodotto c’era solo una proposta: un produttore di uova, un produttore di marmellate, un produttore di biscotti. A quell’epoca, quindi, la confezione aveva lo scopo di proteggere il prodotto, era un puro involucro che mirava a non compromettere la funzionalità e l’utilità del contenuto. Inoltre la scatola doveva essere pratica, comoda da trasportare, da stoccare e da aprire.

Tutto questo, va sottolineato, vale ancora oggi. A tutte queste caratteristiche se ne è però aggiunta una nuova, con il packaging chiamato non solo a proteggere un prodotto, ma anche a promuoverlo, a presentarlo e a raccontarlo, facendolo spiccare in mezzo agli altri.

Il packaging all’interno della strategia di marketing

Senza ombra di dubbio, quindi, un’azienda che immette sul mercato dei prodotti che devono essere confezionati non può esimersi dallo studiare un package efficace, coerente con la propria strategia di marketing complessiva. Si parte dalle considerazioni meramente pratiche: una confezione con una forma particolare può facilitare il trasporto, mentre una confezione multipla può rendere più conveniente l’offerta già a una prima occhiata. Ma non è tutto qui, in quanto una confezione efficace deve anche comunicare un messaggio forte, nonché incuriosire. Insomma, quando si pensa al packaging è necessario puntare a una confezione accattivante, capace di essere informativa e originale allo stesso tempo. Una scatola ben realizzata deve essere in grado di veicolare i valori del brand, e allo stesso tempi di fornire al consumatore tutte le informazioni necessarie per convincerlo della bontà del prodotto – da qui l’importanza assunta negli ultimi anni dal retropack, ovvero dalla parte posteriore del package in cui sono elencate tutte le specifiche del prodotto.

Scegliere il colore della scatola: alcune suggestioni

In alcuni casi, sul colore del package non ci sono dubbi: molti brand, infatti, hanno un colore – o una combinazione di colori – preimpostata. Tutto i prodotti di casa Ferrari che necessitano di un package, per esempio, sono rigorosamente rossi. Altre volte, invece, è necessario scegliere un colore per la confezione a prescindere dalle tinte aziendali, pensando al consumatore ideale, al tipo di prodotto, alle preferenze culturali del pubblico, ai colori utilizzati dai competitors e via dicendo.

Non si può inoltre trascurare il fatto che ogni tinta ha dei significati peculiari: il blu è in grado di comunicare fiducia (non a caso è scelto spesso da assicurazioni e banche), il bianco innocenza e pulizia (e quindi è molto usato nel campo dei medicinali e dei detergenti), il nero comunica eleganza, il rosso energia, il verde armonia… e tu, quale colore sceglierai per il packaging dei tuoi prodotti?