Stampa pubblicitaria, impariamo dai maestri: Raymond Rubicam

Quando creiamo il messaggio da stampare su uno striscione pubblicitario oppure su un manifesto pubblicitario dovremmo sempre pensare che possiamo contare su decenni e decenni di sviluppi nel mondo del marketing e della comunicazione pubblicitaria. Non possiamo, quindi, metterci davanti al progetto di un nuovo cartellone pubblicitario come avrebbe fatto un illustratore dell’Ottocento, totalmente a digiuno delle leggi del marketing moderno: per creare un messaggio pubblicitario efficace, che possa avere successo e che aiuti la nostra azienda a crescere e a guadagnare di più, è bene conoscere tutti i principali passi che sono stati fatti nel corso del Novecento per rendere la comunicazione pubblicitaria più persuasiva e più mirata. Tra i maestri del marketing e della pubblicità non possiamo trascurare Raymond Rubicam, pubblicitario statunitense vissuto tra il 1892 e il 1978 che seppe unire come nessuno prima di lui due grandi pilastri della pubblicità, ovvero creatività e ricerca scientifica.

Breve biografia di Raymond Rubicam

Nato a New York nel 1892, dopo la morte prematura del padre si muove in diversi stati Usa con la madre e con i fratelli. Abbandonata molto presto la scuola e studiando nel tempo libero, affronta i più diversi mestieri, per arrivare a vendere automobili e a lavorare come giornalista. Ed è proprio mettendo insieme queste due esperienze che nel 1916 intraprende la carriera del copywriter; dopo alcuni anni di gavetta poco retribuita, nel 1919 viene assunto dalla N. W. Ayer & Son, dove creerà alcuni degli annunci più famosi della sua carriera: si parla per esempio dello slogan “The instrument of Immortals” per i pianoforti Steinway, del “The Priceless Ingredient” per Squibb e del “No Rolls-Royce has ever Worn Out” per Rolls-Royce. Negli anni Venti fonderà insieme all’amico Young l’agenzia pubblicitaria Young & Rubicam, la quale attirerà clienti importanti nonché prestigiosi premi.

Il marketing e la comunicazione pubblicitaria secondo Rubicam

La filosofia base di Rubicam è semplice. Negli anni in cui entra nel mondo pubblicitario, le agenzie sono concentrate nel ripetere lo stesso messaggio a ripetizione, esponendo il più possibile il pubblico a un concetto. Rubicam è invece convinto che non è importante “quanto” si dice qualcosa, è fondamentale “cosa” viene detto e “come” viene detto. Allontanandosi dai canoni allora imperanti della psicologia comportamentale, assegna maggiore attenzione alla creatività, e soprattutto a un modo di fare pubblicità che partisse da una profonda conoscenza del pubblico. Il consumatore, nella filosofia di Rubicam, doveva infatti rispecchiarsi nel messaggio pubblicitario, doveva vedersi all’interno della pubblicità, per poi capire quanto sarebbe stata migliore la sua vita acquistando quel preciso prodotto o quel servizio.

Ecco allora che Rubicam produceva messaggi chiari e di facile lettura, che potessero rimanere impressi nella mente del pubblico, partendo sempre da un attento studio delle preferenze, dei pregiudizi e delle abitudini del target. Rubicam, insieme a Claude Hopkins, può essere certamente ricordato tra i padri della pubblicità moderna e dell’attuale metodo scientifico e creativo che sta dietro alla creazione di annunci efficaci