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L’importanza di avere un brand riconoscibile

Tutti parlano di brand. Brand di qua, brand di là. Ma come deve essere un brand per essere efficace? Prima di tutto deve essere riconoscibile. Certo, deve essere anche originale, unico, coerente con la propria effettiva attività e con il proprio stile. Ma prima di tutto deve essere riconoscibile, così da restare nella mente del pubblico. Un brand è riconoscibile quando un potenziale cliente, nel vedere un certo colore o una certa figura, o nel sentire un certo concetto espresso con un determinato stile, pensa immediatamente all’attività che sta dietro a quel preciso brand. Si pensi alla Coca-Cola: basta vedere a una combinazione di colori, al tappo o al fondo di una bottiglia, a un certo modo di concepire Babbo Natale, e si pensa immediatamente all’arci noto brand di bevande.

Brand identity

Non si può parlare della riconoscibilità di un brand senza tirare in ballo il concetto di brand identity. Ma di cosa stiamo parlando? Ebbene, possiamo pensare alla brand identity come a una sorta di contenitore, all’interno del quale possiamo trovare tutti gli aspetti grafici e comunicativi di un certo marchio, i quali tutti insieme lavorano per determinare la percezione, l’impressione e la reputazione di quel brand nei confronti del pubblico. A costruire la brand identity sono elementi come il logo, i colori aziendali, lo stile, il tono di voce, il web design, il packaging e via dicendo. La brand identity, insomma, è ciò che permette a un marchio di differenziarsi dagli altri e di rendersi allo stesso tempo riconoscibile.

La brand identity secondo Jean-Noel Kapferer

Si sbaglierebbe però nell’affermare che la brand identity è composta unicamente da elementi fisici, come per l’appunto il logo e i colori. Come ha ben sintetizzato Kapferer, gli elementi che costituiscono la brand identity sono molti di più, materiali o meno, e possono essere raggruppati in sei gruppi differenti:

Elementi fisici: qui rientrano gran parte degli elementi che abbiamo già nominato, e quindi il packaging, il design, il logo e i cromatismi.

Personalità del brand: ecco qualcosa di più astratto; si parla dello stile e dell’approccio attraverso i quali il brand comunica per promuovere e presentare i propri servizi e i propri prodotti.

Cultura del brand: cosa c’è dietro a quel business? Qual è la sua storia, quali sono i suoi valori? Anche questi elementi formano la brand identity.

Relazione con i clienti: a formare l’identità del brand è anche il tipo di rapporto costruito con il pubblico.

Immagine riflessa: qui si parla non più dell’immagine del brand, quanto invece dell’immagine a livello del target, ovvero del pubblico.

L’auto-immagine: ecco un elemento più sottile, che potrebbe essere trascurato, sbagliando: parliamo dell’immagine che un brand ha, giusta o sbagliata, di sé stesso.

Rendere riconoscibile il proprio brand

Per rendere più riconoscibile il proprio brand è prima di tutto necessario pensare a quelli che devono essere gli elementi da comunicare al pubblico, tenendo presente che quando si parla di branding è necessario essere coerenti, originali e in buona parte sinceri, tenendo in considerazione le proprie esigenze come quelle del pubblico. Una volta definite le caratteristiche chiave della propria brand identity sarà necessario seguire queste strade a tutto campo. Parliamo quindi del sito web, dei social network, del modo di presentarsi ai clienti, del proprio ufficio, dei propri materiali cartacei promozionali e dei propri gadget promozionali personalizzati. Dal biglietto da visita al manifesto pubblicitario, dal roll up alla carta da parati personalizzata dell’ufficio, tutto deve parlare con lo stesso linguaggio!