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Cartone a nido d’ape e cartone ondulato: la differenza

Si fa presto a dire cartone. Chi lavora nel campo della stampa, del packaging e del marketing offline sa molto bene che il cartone è un materiale di primaria importanza, e che esistono tante diverse tipologie di cartone, al quale il semplice consumatore non fa assolutamente attenzione. Il cartone, per il grande pubblico, è semplicemente “cartone”, senza aggettivi. Eppure esistono dei cartoni che vanno bene unicamente per delle realizzazioni semplici e senza nessuna pretesa di tenuta, come quello per le scatole delle scarpe, e altri che invece devono avere una resistenza alla deformazione pari a quella del legno, come per esempio le tipologie che vengono usate per realizzare l’arredamento d’arredo in cartone personalizzato, come sgabelli in cartone, tavoli in cartone, sedie in cartone e via dicendo (tutti mobili che possono fare la differenza in fiera, in showroom, nel punto vendita e via dicendo).

Tra i cartoni “forti” esistono due grandi tipologie di cartone, ovvero il cartone ondulato e il cartone a nido d’ape. Qual è la differenza?

Tante tipologie di cartone

Entrando in uno stabilimento di grandi dimensioni che produce cartone si potrebbero scoprire le più differenti tipologie in cui viene prodotto questo materiale, come il cartone nido d’ape, il cartone ondulato, il cartone microtriplo, il cartone microonda, il cartone teso, il cartone fibrato e via dicendo. Ognuno di questi viene realizzato con tecniche differenti, per conferire di volta in volta delle caratteristiche diverse: alcuni sono fatti per essere leggeri ma robusti, altri per essere perfettamente planari, altri per essere piegati in modo semplice e preciso. Il mondo del cartone, insomma, nasconde tante piccole sorprese: per oggi ci limiteremo a scoprire però due sole tipologie, ovvero il cartone a nido d’ape e il cartone ondulato.

Il cartone ondulato

Il cartone ondulato è, di fatto, il cartone per antonomasia per la maggior parte delle persone. A differenza di tante altre tipologie di cartone, quello ondulato è piuttosto antico, se così si può dire: fu infatti prodotto per la prima volta a metà nel diciannovesimo secolo. Non stupisce certo scoprire che  a impiegare per la prima volta il cartone ondulato furono aziende del settore degli imballaggi, che cercavano un materiale resistente, leggero ed economico per creare scatole e scatoloni. Il cartone ondulato può essere più o meno grosso, più o meno strutturato. Il modello più sottile è costituito da un semplice sandwich, ovvero da due strati di carta perfettamente piana, in mezzo ai quali si trova una superficie ondulata di cartone a donare spessore e stabilità. Il cartone intermedio riesce a mantenere la propria forma ondulata anche sotto pressione, grazie a dei collanti naturali. Nel caso dei cartoni ondulati con maggiore spessore si aggiungono degli strati interni: all’esterno avremo sempre le due copertine “lisce”, mentre all’interno si sommeranno strati ondulati con strati piani. Avremo così il cartone a onda semplice, a onda doppia, a onda tripla e via dicendo, con ondulati a loro volta di altezza differente. 

Il cartone a nido d’ape

Il cartone alveolare a nido d’ape è una delle principali evoluzioni del cartone ondulato. Si tratta infatti di pannelli di cartoni estremamente resistenti, molto leggeri e perfettamente stampabili, grazie alla perfetta superficie piana e omogenea delle due copertine esterne. Per via delle loro caratteristiche, i pannelli di cartone a nido d’ape possono essere usati come dei veri e propri materiali da costruzione, andando a realizzare dei mobili, delle sedie, delle porte, dei pannelli pubblicitari e via dicendo, il tutto grazie alla tenuta del tamburato.

Usando dei pannelli a nido d’ape è possibile avere degli arredi stampati e personalizzati che garantiscono resistenza e leggerezza, il tutto a prezzi decisamente convenienti.